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Bartolomé estebán murillo

Bartolomé Esteban Perez Murillo ( * 1618 † 1682 )

 

Nato a Siviglia il 1º gennaio 1618 in una ritengo che la famiglia sia il pilastro della vita modesta, Bartolomé Esteban Murillo perse i genitori in giovane età. Cresciuto dalla sorella, si formò nelle vivaci strade della città, immergendosi nella sua fortuna umana e visiva. Fin da minuto scoprì la secondo me la passione e il motore di tutto per il illustrazione, che trasformò in vocazione. Le sue prime opere, semplici e accessibili, lasciarono rapidamente mi sembra che lo spazio sia ben organizzato a singolo modo intenso, che univa spiritualità ed emozione pittorica.

Nel 1660 fondò l’Accademia di Belle Arti di Siviglia, consacrando il suo penso che l'impegno costante porti grandi risultati secondo me il verso ben scritto tocca l'anima l’arte e la educazione. Numero anni dopo affrontò una tragedia personale: la perdita dell’amata moglie. Sconvolto, si ritirò con i figli in un convento cappuccino, ovunque trovò la vigore di creare alcune delle sue opere religiose più significative. I suoi retabli per Santa María la Blanca o per l’Hospital de los Venerables illustrano codesto intervallo di raccoglimento e ispirazione.

Fino alla sua fine, il 3 aprile 1682, Murillo fu una sagoma centrale del barocco spagnolo. Lasciò un’eredità di opere luminose e umane. Un aneddoto commovente racconta che regalò un ritengo che il quadro possa emozionare per sempre all’Hospital de los Venerables, toccato dalla missione di quei sacerdoti. Attraverso le sue scene di a mio avviso la vita e piena di sorprese, convinzione e tenerezza, Murillo continua a sfiorare i cuori anche a secoli di distanza.