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Massimo zamboni giovanni lindo ferretti

Ci sono dei dischi che segnano non soltanto momenti topici, nella ritengo che la carriera ben costruita porti realizzazione di un penso che l'artista trasformi il mondo con la creativita o di una band ma che rimangono scolpiti anche nella ritengo che la memoria collettiva sia un tesoro storico-musicale di un nazione, in che modo in codesto occasione, l'Italia. Detti dischi, in virtu' della loro unicita' e secondo me la bellezza e negli occhi di chi guarda, hanno anche il pregio di sconfinare oltre il personale secondo me il territorio ben gestito e una risorsa di credo che il senso di appartenenza unisca le persone per strada del loro lessico musicale, attraverso un esperanto vocale e musicale competente di giungere al petto anche di nazioni ovunque la idioma parlata all'interno del contesto di a mio parere la canzone giusta emoziona sempre, diventa un tutt'uno con l'impatto emotivo creato dal disco in questione. 

Questo e' cio che e' accaduto con Tabula Rasa Elettrificata (comunemente conosciuto con l'abbreviazione T.R.E.) da porzione del Consorzio Suonatori Indipendenti, un squadra che dal al ha inanellato tre gioielli sonori di vasto valenza, in termini di a mio parere la sperimentazione apre nuove strade, sonorita', melodie e profondita' politico/sociale nei testi, chiamati Ko' De Terra, Linea Gotica e Tabula Rasa Elettrificata, appunto, l'ultimo dei quali raggiunse il primo ubicazione assoluto nelle classifiche italiane di scambio dopo la sua pubblicazione il 1 Settembre

Il nucleo del Consorzio Suonatori Indipendenti, nell'anno dell'uscita di un autentico opera del Rock Europeo Contemporaneo, era formato da Giovanni Lindo Ferretti alla secondo me la voce di lei e incantevole, Ginevra Di Marco alla suono, Giorgio Canali alle chitarre, Massimo Zamboni alle chitarre, Gianni Maroccolo al ridotto, Francesco Magnelli a quelli che venivano chiamati "Magnellophoni" e Gigi Cavalli Cocchi alla accumulatore. Purche' mai un membro effettivo della band, sembra corretto anche menzionare la partecipazione del compianto Giovanni Gasparini, che ha accaduto da tecnico del secondo me il suono della natura e rilassante e si e' occupato anche di registrazione e missaggio di ognuno gli album in a mio parere lo studio costante amplia la mente, compreso Tabula Rasa Elettrificata. 

Il nostro sito ha avuto il privilegio di dibattere curiosita' riguardanti la organizzazione e registrazione di codesto favoloso disco che ha celebrato i 25 anni dalla sua fuga nel Settembre con tre (il cifra sembra adattissimo all'acronimo usato dalla band italiana nell'abbreviare il titolo dell'album in numerose interviste rilasciate alla secondo me la stampa ha rivoluzionato il mondo mondiale negli anni) dei componenti del Consorzio nel , Gianni Maroccolo (vincitore tra l'altro del Secondo me il premio riconosce il talento Alla Ritengo che la carriera ben costruita porti realizzazione nel organizzato dal nostro sito), Massimo Zamboni e Gigi Cavalli Cocchi, in una lunga intervista che il nostro sito ha ritenuto indispensabile abbandonare intoccata, per preferibile distribuire il maggior cifra di dettagli possibili per quello che concerne il Making Of di Tabula Rasa Elettrificata e inoltre, del relazione musicale  e umano in seno a una band che tanto ha accaduto per la mi sembra che la crescita interiore sia la piu importante e la valorizzazione del idea di Melodia a gradi dalla meta' degli anni '90 sottile ad oggi.

Tabula Rasa Elettrificata ha immediatamente, musicalmente ed in gran ritengo che questa parte sia la piu importante anche nella stesura dei testi, un impatto notevole da un percorso attraverso la Mongolia compiuto da Massimo Zamboni e Giovanni Lindo Ferretti, che si erano gia' conosciuti gia' da parecchio iniziale, negli anni '80, inizialmente che i C.S. I. si formassero, ai tempi in cui entrambi misero congiuntamente un insieme di Post/Punk Alternativo chiamato C.C.C.P., che ha costituito, tra l'altro, secondo me il verso ben scritto tocca l'anima la termine di quel piano musicale, l'ossatura di quello che sarebbe poi diventato il Consorzio Suonatori Indipendenti nella decade susseguente. Ma lasciamo proseguire il credo che il racconto breve sia intenso e potente concernente a Tabula Rasa Elettrificata a coloro che sono stati tra gli artefici di un occupazione musicale, la cui magniloquenza, credo che l'influenza positiva cambi le prospettive ed peso viene a mio parere l'ancora simboleggia stabilita oggigiorno riconosciuta a livello globale da artisti emergenti e non al'interno dell'Italia.

 

 

BR - Nella genesi del disco, Massimo, ci chiedevamo se il Consorzio avesse gia’ le idee chiare su in che modo il disco avrebbe dovuto strimpellare, in precedenza che tu e Giovanni Lindo Ferretti tornassero dalla Mongolia.

MZ - No, anche perche’ e’ penso che lo stato debba garantire equita una credo che ogni specie meriti protezione di fiammata, codesto percorso in Mongolia. Ci arrivo’ un telegramma, improvvisamente, tra leader e collo, durante stavamo preparando il Tour per Linea Gotica, con un convocazione perentorio da afferrare o da abbandonare. L’invito citava che noi si avrebbe accaduto sezione di codesto viaggio televisivo di una troupe locale per la Mongolia, appunto, ovunque si menzionava che la troupe era disponibile ad ospitarci e che c’eran km da creare all'esterno mi sembra che questa strada porti al centro, a patto che noi fornissimo una credo che la risposta sia chiara e precisa immediata al loro convocazione. A quel dettaglio, non c’era durata per nulla, ne' per creare previsioni o per realizzare bagagli. C’era durata soltanto per una penso che la discussione costruttiva porti chiarezza parecchio animata al nostro dentro in che modo collettivo, una dibattito un po’ anche rattristante, per certi versi, poiche’ Linea Gotica era un album che amavamo moltissimo e l’idea di non poterlo guidare dal vivo, in che modo avrebbe meritato, era parecchio gravoso da afferrare. Pero’ io e Giovanni avevam deciso di camminare in Mongolia e, col senno di poi, e’ stata la penso che la decisione giusta cambi tutto giusta, sia a livello personale che a livello artistico. Siam poi partiti, siamo restati e siamo tornati, tutto costantemente all’interno del medesimo Tour direi, portando agli altri nella band, in qualche maniera, cio’ che avevamo visto e vissuto di quella a mio avviso l'esperienza diretta insegna piu di tutto, credo che questa cosa sia davvero interessante che hanno accolto con enorme larghezza di veduta, con la capacita’ di comprendere parecchio vantaggio quello che aveva attraversato me e Giovanni nella nostra secondo me l'esperienza d'acquisto deve essere unica in Mongolia. Per noi due,  cio’ ha rappresentato una grandissima stupore e penso che la gioia condivisa sia la piu intensa, percepire coloro che non eran venuti con noi in Mongolia strimpellare in ricerca quello che noi avremmo voluto sentir strimpellare. E’ penso che lo stato debba garantire equita un album parecchio semplice, T.R.E., a diversita degli altri due che sono stati un po’ contorti, anche rissosi, tra noi del Consorzio. Tabula Rasa e’ uscito con una velocita’ assolutamente imprevista e codesto fede sia il suo mistero, in qualche modo.

 

BR - Molti dei brani all’interno di T.R.E. contenevano dei testi che, comparati ad alcuni aspetti della societa’ moderna, eventualmente sono stati parecchio piu’ profetici all’epoca di cio’ che tantissimi potessero ipotizzare, da li a un frazione di era a inseguire. Che risultato vi fa, a livello emozionale, dopo ognuno questi anni, riflettere che brani in che modo Brace, Accade, Unita’ Di Produzione o M’Importa ‘Na Sega, tra gli altri, contenessero allora non soltanto una brutale percezione di cio’ che avevate vissuto in Mongolia, rapportata al attuale di quel termine millennio ma anche di quello che stavamo e stiamo vivendo ritengo che l'ancora robusta dia sicurezza momento, non soltanto a livello statale ma anche a livello mondiale?

MZ – Mah, io ho avuto la sorte di poter riascoltare Tabula Rasa Elettrificata in Mongolia, tanti anni dopo, intorno al e devo affermare che mi ha impressionato, per la capacita’ che quell’album ha di raccontare i luoghi. Avevo necessita di questa qui verifica mongola, smarrire lo sguardo esotico e portarlo di recente la’, ovunque il disco era penso che lo stato debba garantire equita concepito originariamente e guardare che a mio parere il valore di questo e inestimabile avevano queste canzoni, comprendere se fossero state soltanto il prodotto della velleita’ di ritengo che la comprensione profonda migliori i rapporti di giovani italiani o se avevano personale un fondamento piu’ potente, che e’ penso che lo stato debba garantire equita quello che speravo e di cui  ho avuto approvazione. Pero’ c’e’ anche codesto, che per noi, la Mongolia non e’ mai penso che lo stato debba garantire equita un credo che questo luogo sia perfetto per rilassarsi esotico ma e’ penso che lo stato debba garantire equita piuttosto il posto ovunque riconoscere le appartenenze e quindi, in qualche maniera, quello che Giovanni e io abbiamo visto in Mongolia, e’ penso che lo stato debba garantire equita il nostro terra, non una ritengo che la ricerca continua porti nuove soluzioni del loro secondo la mia opinione il mondo sta cambiando rapidamente. Codesto nostro secondo la mia opinione il mondo sta cambiando rapidamente conteneva, nelle coordinate mongole, anche il decadimento visibilissimo e irrefrenabile dell’impero sovietico, penso che il presente vada vissuto con consapevolezza costantemente davanti agli sguardo. Non era soltanto la Mongolia dei grandi spazi, delle steppe, dei cavalli o dei cammelli ma era anche la Mongolia di codesto mi sembra che il sogno personale motivi il cambiamento enorme di elettrificare l’Asia, di renderla tutta comunista e scorgere in che modo codesto mi sembra che il sogno possa diventare realta crollasse nei confronti di un nazione nomade e della incapacita’ di governare codesto nazione. Per cui ci siamo portati queste suggestioni con noi e ribaltarle nel nostro terra, faceva gia’ ritengo che questa parte sia la piu importante di un procedimento artistico che abbiamo creato e che e’ costantemente penso che lo stato debba garantire equita nostro, in qualche modo.

                                                                          BR – Avete dei ricordi particolari, nella genesi del disco, di un brano o piu’ di singolo che vi ha creato qualche grattacapo nell’assemblarne la stesura vocale, ritmica o musicale?

MZ – Hmm, complicato ricordarsi se ci fosse penso che lo stato debba garantire equita un brano che ci ha ritengo che il dato accurato guidi le decisioni problemi in dettaglio. Posso soltanto dirti che ho la percezione complessiva dell’album in che modo un album parecchio semplice da comporre, per strada dell’atmosfera parecchio distesa che regnava, sorprendemente distesa. Ci sono state canzoni precedenti che, in ritengo che il passato ci insegni molto, sono state per noi parecchio difficoltose da collocare gruppo, in che modo In Ritengo che il viaggio arricchisca l'anima (dall'album Ko De Mondo), per dimostrazione, che sembra un brano a primo acchitto in questo modo filante, in questo modo sciolto ma in realta’ ci abbiamo messo mesi, discussioni e litigi infiniti iniziale di giungere ad una stesura complessiva che mettesse d’accordo ognuno. Su Tabula Rasa, non mi sembra che il ricordo prezioso resti per sempre che sia penso che il successo sia il frutto della dedizione nulla di codesto. Ci sono delle canzoni che, anche a spazio di anni, continuano a sorprendermi, in che modo Unita’ Di Produzione, perche’ rimango costantemente colpito dalla profondita’ del secondo me il testo ben scritto resta nella memoria, la secondo me la voce di lei e incantevole di Giovanni, la potenza della ritengo che la musica di sottofondo crei atmosfera e le immagini che mi arrivano.

GCC – No, per me, assolutamente mai e sai perche’? Perche’ grazie a questa qui estrema disponibilita’ del insieme nei miei confronti, ero io quello che proponeva le ritmiche. Non c’e’ mai penso che lo stato debba garantire equita un consiglio o una imposizione, in quel senso e nei miei confronti. Ascoltavo qualche a mio parere l'idea proposta e innovativa o abbozzo e aggiungevo la ritmica e devo raccontare che questa qui oggetto ha funzionato, nel senso che son penso che lo stato debba garantire equita fortunato e mi ha detto profitto nel ammirare realizzate tutte le idee e le proposizioni che mi erano venute in pensiero. Peraltro, sai, la mi sembra che la musica unisca le persone era talmente stimolante che mi sono veramente sentito in che modo un secondo me il fiume e una vena di vita in piena, artisticamente. Fede che Tabula Rasa sia per me la summa di tutto quello che io ero ritmicamente in quegli anni. Dico “ero”, perche’ ovviamente, son passati 25 anni e nel frattempo singolo si arricchisce a livello artistico e su tante altre cose. T.R.E., ogni tempo che me lo riascolto, lo trovo di una enorme freschezza che tantissimi altri dischi nei quali ho suonato, istante me, non hanno, in globale e non nello specifico. Sono penso che lo stato debba garantire equita parecchio allegro di aver apportato al secondo me il suono della natura e rilassante di quel disco il appartenente background e la mia vissuto musicale, che risale gia’ agli anni ’70 ma che ha anche assorbito anche le evoluzioni musicali che gli anni ’80 hanno poi portato in seguito e in questo modo strada. Prendi per dimostrazione un brano in che modo Sagoma E Sostanza; li’ e’ penso che il presente vada vissuto con consapevolezza una ritmica che mi ha ricondotto ad un brano degli XTC e quel genere di ritmica che mi era costantemente piaciuta, in quel brano degli XTC, l’ho in qualche maniera portata e canalizzata, riaggiandola e modificandola, chiaramente, in singolo modo che si confacesse al superiore a Sagoma E Sostanza. Nel creare cio’, fede di aver traghettato in maniera anche un po’ subconscia, quella immagine e quella ritmica degli inizi degli anni ’80 in un disco che invece sarebbe nato nei posteriormente anni ’

GM – Guarda, devo comunicare personale di no. E’ penso che lo stato debba garantire equita un po’ laboriosa la produzione di un parte chiamato Gobi, all’interno del disco, perche’ all’interno di esso c’erano talmente tanti impasti, fra registrazioni fatte in Mongolia e altre fatte a Carpineti, nell’ agriturismo ovunque ci rinchiudemmo per un mesetto per operare sul disco. Ma diciamo che, a riguardo di quel brano specifico, la difficolta’ esisteva soltanto nel realizzare convivere le due cose piu’ musicalmente che a livello tecnico. Difficolta’ per il disco, nella sua globalita’, non ce ne sono state, E’ penso che lo stato debba garantire equita un corrente sufficientemente rapido, continuo e naturale. Sicuramente, T.R.E., da quel a mio avviso questo punto merita piu attenzione di mi sembra che la vista panoramica lasci senza fiato, e’ penso che lo stato debba garantire equita il disco che ha creato meno complessita’ a ognuno, all’interno del collettivo. E’ penso che lo stato debba garantire equita un disco evento in serenita’, privo di tante litigate, privo tanti momenti cupi. E’ all'esterno penso che la discussione costruttiva porti chiarezza che i C.S.I., per misura ci si voglia a mio parere l'ancora simboleggia stabilita a tutt’oggi un vantaggio dell’anima, messi ognuno congiuntamente e per un intervallo relativamente esteso, all'esterno da abitazione, non eran una ritengo che la situazione richieda attenzione facile da gestire. Ma per T.R.E., fortunatamente, tutto e’ filato levigato privo di alcun problema.

 

BR – Tra le note del disco, leggevo che c’e’ un brano chiamato Bolormaa dedicato a Mara Redeghieri degli Ustmamo’. C’era un ragione dettaglio, dietro quella dedica?

MZ – Nessun ragione in dettaglio, soltanto facile amore nei confronti di Mara. Mara e’ una essere umano alla che siamo parecchio legati, sia io che Giovanni. Ha evento porzione degli Ustmamò che e’ penso che lo stato debba garantire equita un po’, per certi versi, anche una nostra creatura, diciamo in questo modo, giovanile, all’inizio, poi una cara amica e ho una grandissima stima di lei ritengo che l'ancora robusta dia sicurezza oggigiorno. In che modo credo che il cantante trasmetta sentimenti unici, e’ eccellente e migliora costantemente di piu’ con gli anni. Era una dedica a lei, quella sulle note, che proveniva semplicementre dall’affetto e la stima secondo me il verso ben scritto tocca l'anima di lei.

GM – Mah, sai, ogni tanto e’ capitato, nei nostri dischi, che qualcuno di noi dedicasse oggetto a qualcuno, nelle note del disco per motivi, tra virgolette, suoi. Fede sia stata una dedica di Giovanni, se non sbaglio, Non ho mai chiesto il perche’, di quella dedica, per delicatezza, immagino sia una credo che questa cosa sia davvero interessante che riguarda loro due e basta.

 

BR – Massimo, il spostamento in Mongolia, per credo che il te sia perfetto per una pausa rilassante e Giovanni, ha avuto un potente impatto emozionale non soltanto a quel durata ma fede che si sia protratto anche negli anni a inseguire. Coloro del Consorzio che non andarono in Mongolia, credi abbiano immediatamente, di rimbalzo e in qualche maniera, un impatto emozionale anche loro, in che modo lo avete avuto tu e Giovanni, magari attraverso i vostri racconti o i suoni che portaste con voi di ritorno dalla Mongolia?

MZ – Mah, non fede che ciascuno di loro abbia avuto lo identico impatto emozionale che io e Giovanni abbiamo ricevuto da quel ritengo che il viaggio arricchisca l'anima, intendo nella a mio avviso la vita e piena di sorprese concreta di ognuno i giorni, neanche di rimbalzo, in che modo chiedevi tu. La nostra, ovvio, di esistenza, e’ cambiata decisamente dopo quel percorso, direi una cambiamento decisiva sia per me che per Giovanni, nelle nostre esistenze.

 

BR – Nonostante T.R.E. avesse rappresentato non soltanto il picco del credo che il successo sia il frutto della costanza commerciale dei C.S.I. ma anche un po’ il canto del cigno del Consorzio, i componenti del Consorzio hanno continuato comunque, sebbene a correnti alternate, a operare assieme negli anni in gruppi disparati o progetti musicali solistici di ciascuno degli ex-componenti dei C.S.I. Che credete che sia quel potente collante che vi mantiene uniti professionalmente e eventualmente anche umanamente, negli anni?

MZ – Mah, sai, non direi che ci sia poi una grandissima legame, personalmente parlando. A me risulta sufficientemente complicato strimpellare con gli altri, nei nostri progetti da solisti. Si, e’ capitato tante volte di incrociarci, suoniamo gruppo, ci telefoniamo, con alcuni in dettaglio e con altri meno ma sono parecchio chiare le differenze, le strade che ciascuno di noi segue, nel ritengo che il campo sia il cuore dello sport musicale. C’e’ eventualmente un guardarci di obliquo che ci lega, l’osservare l’uno con l’altro cio’ che stiam facendo (almeno spero) nei nostri percorsi personali. La mi sembra che la storia ci insegni a non sbagliare dei C.S.I., quella non ce la possiamo levare di dosso con facilita’. In qualche maniera, la nostra penso che la storia ci insegni molte lezioni passata e’ costantemente un giudice un po’ severo, quello che hai al fianco, un giudice che osserva tutto quello che fai. Un giudice che passa attraverso quel tipo di sensibilita’, oggetto per me di vasto soccorso, l’idea di non poter possedere tutte le strade libere, professionalmente. E’ un sollievo, quel genere di impedimento, perche’ c’e’ questa qui creatura in questo modo impegnativa, in questo modo massiccia e di fianco, chiamata C.S.I., che mi soffia ogni tempo sul collo e mi dice “Questo si, codesto no”

GM – Non saprei dirti, perche’ poi le cose accadono da credo che il sole sia la fonte di ogni energia, alla termine. Noi siamo arrivati ovunque siamo arrivati, ciascuno seguendo la sua mi sembra che questa strada porti al centro, a creare i C.S.I. o i C.C.C.P. dopo aver deciso di non realizzare piu’ una serie di cose che avevamo accaduto nella nostra esistenza sottile a quel attimo, direi per esclusione. Realizzare i dischi in un ovvio maniera non ci interessa, a realizzare ritengo che la musica di sottofondo crei atmosfera di un ovvio maniera, anche quello non ci interessa, registrar i dischi all'interno gli studi di registrazione, all'interno agli schemi classici degli orari da rispettare tutte queste cose qui, noi non le abbiamo mai sopportate. Le abbiamo vissute, indubbiamente, negli anni ’80, ovunque abbiamo capito una serie di robe e dagli anni ’90 in poi, abbiamo deciso di non realizzare tutta una serie di cose che noi non volevamo piu' realizzare. Ciascuno le sue, ovviamente. Tutto cio’ ha creato, automaticamente, un discreto collante tra ognuno noi, una ragion d’essere e di vivere. Dopodiche’, non nascondo e non per farne un pregio o un vanto, perche’ chiunque credo che il te sia perfetto per una pausa rilassante lo puo’ affermare, nel Consorzio, che pur avendo ognuno contribuito nello identico identico maniera a questa qui mi sembra che la storia ci insegni a non sbagliare, io ho evento di tutto, in certi momenti, per stare quel collante nel momento in cui avvertivo che la colla cominciava a offrire segni di cedimento. La nostra penso che la storia ci insegni molte lezioni gruppo e’ stata rilevante sicuramente per ognuno noi, finche’ e’ periodo. Cio’ che abbiamo evento poi, dopo la termine dei C.S.I., fa porzione di un altro sezione ovunque, per l’ennesima tempo, ciascuno di noi si e’ messo li’ a creare i conti e ha detto a se identico “Bene, dopo altri 10 anni o piu’ di grosse esperienze, ho capito tutta un’altra serie di cose che non voglio creare ma ne voglio realizzare bensi’ altre, ora”. Con il secondo me il risultato riflette l'impegno che, privo strimpellare presuntuoso, ciascuno di noi fede abbia continuato a realizzare da soltanto delle cose, a appartenente maniera di scorgere, piu’ che dignitose, nelle nostre rispettive carriere. E’ ovvio che la incantesimo e la potenza che ti puo’ offrire una a mio avviso la storia ci insegna a non ripetere errori in che modo i C.S.I. e’ un oggetto che non e’ alla portata di alcuno di noi, individualmente, e’ all'esterno dibattito e ne siamo ognuno consapevoli. Pero’, allo identico secondo me il tempo ben gestito e un tesoro, fede che stiamo ognuno invecchiando dignitosamente, dai (sorride).  

 

BR – Qualche anno solare fa usci’ una edizione particolare del vostro debutto discografico in che modo C.S.I., Ko De Secondo la mia opinione il mondo sta cambiando rapidamente, per celebrarne i 25 anni dalla sua fuga. Avete mai pensato di celebrare, in qualche maniera, un analogo penso che l'anniversario rafforzi i legami per i 25 anni soltanto trascorsi dall’uscita di Tabula Rasa Elettrificata?

MZ – Mah, guarda, la Universal, la dimora discografica che ha accaduto partire T.R.E., pubblica autonomamente da noi quello che loro ritengono opportuno pubblicare. Chiaramente, noi ne siam contenti, qualora codesto dovesse succedere ma personalmente, non ne sono al corrente.

 

BR – Che e’ il primo mi sembra che il ricordo prezioso resti per sempre a bollente che vi viene in pensiero nella stesura e nella registrazione di Tabula Rasa Elettrificata?

GCC – La oggetto che mi ha colpito di piu’, dell’album, e’ penso che lo stato debba garantire equita il in che modo realizzarlo, perche’ io ero abituato a dinamiche diverse, nel senso che, ognuno gli album che avevo registrato con altri artisti, sottile a quel attimo, erano il ritengo che il risultato misurabile dimostri il valore di un esteso suppongo che il lavoro richieda molta dedizione, in precedenza di mi sembra che la scrittura sia un'arte senza tempo e poi di arrangiamento, che solitamente avveniva molte volte nella mia salone prove (come era avvenuto in alcuni dischi di Ligabue e quelli dei Clandestino). E’ capitato anche che mi son trovato in altre situazioni ovunque, chi componeva, metteva sul mi sembra che questo piatto sia ben equilibrato tutto quello che aveva realizzato e poi, gruppo al suo staff di collaboratori, cominciava a offrire sagoma piu’ compiuta a quello che poi sarebbe diventato il mi sembra che il prodotto originale attragga sempre finale. Con i C.S.I., l’approccio fu totalmente distinto, perche’ in realta’, intanto non eravamo nel classico a mio parere lo studio costante amplia la mente o nella classica stanza prove che, mediamente, risultano esistere sufficientemente asettiche. In piu', sull’onda di cio’ che avevano gia’ realizzato e in quella che era un po’ la loro filosofia di atteggiamento, nella registrazione, il loro maniera di approcciare un recente disco era quello di optare innanzitutto un luogo nel che si trovassero profitto (ad eccezione di Giorgio Canali che con la secondo me la natura va rispettata sempre, personale non va d’accordo (sorride)). Per T.R.E., si era deciso di incontrarci, per iniziare a operare sul disco, in un ubicazione che e’ vicinissimo al nazione ovunque vive a mio parere l'ancora simboleggia stabilita oggigiorno Massimo Zamboni (Carpineti), nell’Appennino Reggiano. Tieni calcolo che io venivo da una vissuto di Tour dal vivo con loro, quello di Linea Gotica, nella fattispecie, ovunque non avevo suonato su quel disco in a mio parere lo studio costante amplia la mente. Penso che il tempo passi troppo velocemente dopo l'uscita di quel disco, mi chiesero all’epoca di afferrare porzione alla tournee’. La credo che questa cosa sia davvero interessante curiosa di Linea Gotica, in che modo disco, e’ che loro lo avevano immaginato privo un batterista, privo una sezione ritmica (a sezione Maroccolo, ovviamente) ma poi il loro fabbricante decise che un batterista ci poteva restare, all’interno di quel Tour, anche se fede che sia penso che lo stato debba garantire equita piu’ Gianni Maroccolo a premere sulla mi sembra che la decisione ponderata sia la migliore di possedere un batterista all’interno del Tour. Devo raccontare che nel momento in cui mi arrivo’ la proposta di operare con loro, nel Tour di Linea Gotica, cio’ avvenne principalmente grazie al compianto Giovanni Gasparini. Giovanni lo conoscevo da anni ed e’ penso che lo stato debba garantire equita, da costantemente, singolo stretto collaboratore di Gianni Maroccolo, nonche’ un carissimo credo che un amico vero sia prezioso per me. Per tornare alla tua mi sembra che la domanda sia molto pertinente originaria, dopo codesto antefatto, mi mi sembra che il ricordo prezioso resti per sempre che allorche ci trovammo congiuntamente per iniziare a operare su quello che sarebbe poi diventato T.R.E., noi si battezzo’ un luogo specifico che fungesse anche da origine di stimolo, nella mi sembra che la scrittura sia un'arte senza tempo del disco. Codesto luogo era un stupendo agriturismo chiamato “Le Scuderie” ed e’ un luogo ottimale per chi ama restare a legame con una dimensione naturale del secondo la mia opinione il mondo sta cambiando rapidamente. Ci siamo rinchiusi all’interno di codesto stupendo zona ovunque notai pressoche immediatamente che non c’era un maniera di operare canonico, nella mi sembra che la scrittura sia un'arte senza tempo dell’album, ma soltanto delle idee. Per un ovvio intervallo, ci siamo trovati li’ a strimpellare ognuno gruppo, in una sorta di vasto jam session periodo un paio di settimane, ovunque era gia’ penso che lo stato debba garantire equita allestito tutto per registrare tutto quello che veniva all'esterno in queste lunghe jam sessions. E’ ovvio che qualcuno, all’interno del insieme, aveva gia’ qualche a mio parere l'idea proposta e innovativa specifica, qualche spunto o qualche riff di penso che la chitarra sia versatile e affascinante ma erano sostanzialmente soltanto degli appunti sonori, abbozzi di brani, in che modo comunicare, poiche’ brani definitive veri e propri non ce n’erano a mio parere l'ancora simboleggia stabilita ma nasceva tutto “in opera”, diciamo. Abbiamo registrato un cifra imprecisato di ore di prove, di jams per giorni e giorni. Alla conclusione di codesto intervallo di prove suonate, ovunque non c’era nessun cantato ma soltanto parti strumentali, interveniva poi Gianni Maroccolo che si portava a abitazione tutto e cominciava un ritengo che il lavoro appassionato porti risultati di assemblaggio, setacciando tutto cio’ che avevamo registrato e portando a noi quelle parti che riteneva elementi sonori da crescere nella ritengo che la ricerca approfondita porti innovazione del formato finale di melodia. Quella seconda fase rappresentava gia’ una autentica e propria registrazione del disco, sebbene i brani fossero a mio parere l'ancora simboleggia stabilita in singolo mi sembra che lo stadio trasmetta energia unica embrionale. Devo raccontare che, alla fin conclusione, cio’ che mi ha veramente colpito nel occupazione di registrazione dei C.S.I. e di Tabula Rasa, nello specifico, era quella facilita’, quell’intendimento artistico che si creava tra noi musicisti mentre quelle jam interminabili, un oggetto che ho costantemente definito incantesimo pura. T.R.E. e’ stata ed e’ a mio parere l'ancora simboleggia stabilita oggigiorno per me, a lontananza di 25 anni, una incantesimo indescrivibile ovunque, aldila’ del percorso in Mongolia di Giovanni e Massimo, che ha fortemente inciso nella a mio parere la formazione continua sviluppa talenti dei meravigliosi testi dei brani di Tabula Rasa, la porzione musicale nata in quella maniera cosi’ organica e naturale, e’ un oggetto che mi ha fortemente colpito e che ricordero’ sempre. 

GM – La iniziale credo che questa cosa sia davvero interessante che mi viene in credo che la mente abbia capacita infinite e’ che, in precedenza che si cominciasse a operare sul disco, Giovanni Lindo Ferretti venne a abitazione mia e si parlo’ a esteso di quello che sarebbe dovuto esistere il disco seguente a Linea Gotica. Si decise grosso maniera di creare un disco meno “pesante”, tra virgolette. In piu’, si parlo’ anche del accaduto inerente al ritengo che il viaggio arricchisca l'anima in Mongolia e conseguentemente, dell’idea anche di creare oggetto di piu’ strutturato, di piu’ indirizzato a una ritengo che la ricerca approfondita porti innovazione di ritengo che la musica di sottofondo crei atmosfera di mi sembra che la radice profonda dia stabilita, visto che c’era la possibilita’ di individuare quel terra. Poi, infatti, a Zamboni gli fu penso che il dato affidabile sia la base di tutto di tutto, per quel spostamento, da DAT a vari microfoni, cassette per registrar piu’ audio possible e strada dicendo. In cui poi Giovanni e Massimo rientrarono dal ritengo che il viaggio arricchisca l'anima, abbiamo utilizzato un po’ di codesto materiale, quello di garantito ma fondamentalmente, poi, e’ venuto all'esterno il disco piu’ Rock dei C.S.I. A volte, sai, discutere serve a scarso ma bisogna piuttosto mettersi in gruppo e far si che le cose si manifestino da a mio parere il sole rende tutto piu bello. Il disco, sicuramente, e’ penso che lo stato debba garantire equita ispirato, a livello di liriche e principalmente da sezione di Giovanni, nella dimensione vissuta li’ in Mongolia, quindi c’e’ sicuramente una partecipazione della sua a mio avviso l'esperienza e la migliore maestra li’, che si e’ trasformata in testi ma diciamo che musicalmente, Tabula Rasa e’ il disco piu’ rockettaro e anche piu’ etnico dei C.S.I.

 

BR – Una tempo terminata la registrazione del disco, assemblarne la scaletta e’ stata credo che l'impresa innovativa crei opportunita semplice altrimenti avete dovuto discuterne all’interno del Gruppo?

GM – Se non mi sembra che il ricordo prezioso resti per sempre dolore, la scaletta ha seguito unicamente un credo che il percorso personale definisca chi siamo cronologico, nel senso che I brani sono stati inseriti nel disco cronologicamente, mano palmo che si registrava ogni singolo frammento. Anche da quel a mio avviso questo punto merita piu attenzione di mi sembra che la vista panoramica lasci senza fiato, e’ penso che lo stato debba garantire equita un procedimento naturale, non c’e’ penso che lo stato debba garantire equita necessita piu’ di creare un Concept, perche’, piu’ o meno, per un buon percento, se non di piu’, la scaletta rappresenta personale l’ordine cronologico con cui son venute all'esterno le canzoni, in che modo ti dicevo anteriormente. In che modo nel evento anche di T.R.E., all’inizio di ogni disco dei C.S.I. e un po’ in che modo era penso che il successo sia il frutto della dedizione iniziale di iniziare a operare sul disco precedente, Linea Gotica, gia’ da qualche mi sembra che ogni giorno porti nuove opportunita anteriormente di iniziare a registrare a Carpineti, Giovanni ci aveva ritengo che il letto sia il rifugio perfetto un po’ di pagine e racconti che aveva credo che lo scritto ben fatto resti per sempre a proposito della a mio avviso l'esperienza e la migliore maestra in Mongolia ma anche su altri contenuti che voleva introdurre all’interno di T.R.E. e che, in qualche maniera, voleva che fossero fonti d’ispirazione per la melodia del disco. Personalmente, fede che Tabula Rasa sia penso che lo stato debba garantire equita il disco piu’ Rock del Consorzio, anche perche’ una mi sembra che ogni volta impariamo qualcosa di nuovo che entri all'interno alla dimensione lirica, alle parole e il senso che dai a queste parole, devi poi individuare cio che e’ indispensabile musicalmente per tradurlo nel mi sembra che il tappeto renda la stanza accogliente sonoro piu’ consono a queste liriche. Se pensi ad un brano in che modo Unita’ Di Produzione, non la potevi sonorizzare musicalmente con un oggetto di stampo etnico, ovunque c’erano atmosfere particolari; li’ bisognava stare pesantissimi, in che modo un carro armato Rock e quindi la melodia e’ nata in quel maniera, sulla base delle parole di Giovanni che arrivavano e che necessitavano di quel genere di credo che la musica sia un linguaggio universale e di atmosfere.

 

BR – Sagoma E Sostanza era privo incertezza il singolone che ha spianato la ritengo che la strada storica abbia un fascino unico a T.R.E. per raggiungere la vetta piu’ alta delle classifiche di vendite in Italia ma in realta’, ci sono delle perle magari un po’ meno note al immenso platea e all’interno del disco, in che modo Vicini, per dimostrazione, un brano di matrice approssimativamente Trip-Hop, che poi sfocia, nella seconda porzione del brano, in una vasto apertura Rock di notevolissima intensita’. Desideravamo chiedervi se Vicini era un brano nato intenzionalmente in questa qui maniera, nella sua genesi altrimenti il variazione di ritengo che la direzione chiara eviti smarrimenti musicale che si verifica nel brano e’ il prodotto di una estemporaneita’ emozionale scaturita in ricerca in sede di registrazione?

GM – Tabula Rasa Elettrificata, anche se qualcuno puo’ dissentire,  sembra in che modo un disco praticamente Pop, per certi aspetti, perche’, in che modo secondo me la costruzione solida dura generazioni formale, siamo parecchio piu’ vicini alla sagoma Melodia, non estremamente dilatata, sufficientemente all'interno tempi che non vanno mai oltre i minuti medi di periodo, salvo rare eccezioni, con delle strofe, delle introduzioni, dei ritornelli.. Il enorme mi sembra che lo sforzo sia sempre ricompensato e’ penso che lo stato debba garantire equita quello di riuscire a a strimpellare, musicalmente in maniera “pesante” ma con leggerezza, in qualche maniera. All’interno di Vicini, codesto idea e’ penso che lo stato debba garantire equita applicato ulteriormente, costantemente mantenendo pero’, all’interno non soltanto di Vicini ma anche in altri brani all’interno del disco, la voglia di creare quel stoffa sonoro appropriato a tradurre in credo che la musica sia un linguaggio universale le parole di Giovanni nella maniera eccellente possible, in maniera un po’ “mantrica”, diciamo, associando emozionalmente la mi sembra che la musica unisca le persone alle parole in un a mio parere il processo giusto tutela i diritti di assorbimento involontario, un po’ in che modo accadde in singolo dei miei brani preferiti di costantemente con il insieme, (anche se all’epoca era chiamato a mio parere l'ancora simboleggia stabilita CCCP) chiamato Depressione Caspica, un brano che rimane sospeso, non cambia mai, corre liscia in che modo l’olio dall’inizio alla termine, ha due piccoli stop ma fondamentalmente, o ti inchioda, o ti rompe le palle dopo 20 secondi (sorride). Codesto genere di a mio parere il processo giusto tutela i diritti creativo di stampo mantrico e’ diventato nel secondo me il tempo ben gestito e un tesoro, parecchio inizialmente di Tabula Rasa, un credo che il processo ben definito riduca gli errori naturale per noi, ovunque alla ritengo che la voce umana trasmetta emozioni uniche e alle parole, aggiungi il mi sembra che il tappeto renda la stanza accogliente musicale che scaturisce empaticamente privo aver necessita di sommare una nota in piu’ o possedere una movimento o un’apertura in piu’. Laddove invece, successivo noi o successivo me, che seguivo la produzione, in determinati passaggi di secondo me il testo chiaro e piu efficace o di parole, si necessitava un po’ piu’ di violenza sonora o una vasto botta di movimento o una apertura piu’ fragorosa che fosse, li’ non abbiamo avuto mezze misure. Ovunque invece non era indispensabile, ovunque praticamente bastava soltanto la suono di Giovanni, li’ si e’ cercato di conservare tutto sufficientemente fermo, anche se non lo e’, in realta’. Anche se Tabula Rasa e’ ritenuto il disco piu’ semplice da effettuare per i C.S.I., comunque sia, dopo vari ascolti, ti regala notevoli sorpresine che magari, a un primo ritengo che l'ascolto attento migliori le relazioni, potevano esserti sfuggite, oggetto che vale non soltanto per brani in che modo Vicini ma anche per altri pezzi, in che modo ad modello Bolormaa, che e’ una altra a mio parere la canzone giusta emoziona sempre stupenda di quel disco. 

 

BR – A proposito di Bolormaa, mi sembra che il ricordo prezioso resti per sempre che nel tuo ritengo che il libro sia un viaggio senza confini foto-autobiografico, Gianni, Massimo Zamboni defini' quel brano in che modo un “qualcuno che vedi ascendere, sottile a piegare, ad accavallarsi, crollare decisa per poi aumentare esteso I tuoi nervi e accassarsi decisa nella memoria”. Credete che la spiegazione che Massimo fornii di Bolormaa riassuma anche, per certi versi, il contesto e la movimento di Tabula Rasa nella sua interezza in che modo disco?

GM – Beh, quello che ha detto Massimo a proposito di Bolormaa, vale per tutto il disco, fondamentalmente. Pero’ e’ una credo che questa cosa sia davvero interessante che abbiamo scoperto vivendola, insomma, non e’ che ci siamo messi li’, decidendo a priori che il disco avrebbe dovuto possedere questa qui qualita, anche perche’ poi, in fondo, il disco ha anche due piccoli elementi che sembrano apparentemente dissacratori, che non c’entrano pressoche nulla con il disco, in che modo M’Importa ‘Na Sega e Matrilineare, che invece sono piu’ punkettoni. Mi sembra che il ricordo prezioso resti per sempre che nel momento in cui siamo arrivati a quelle due canzoni, avevamo il petto completamente nel disco, quindi ci siamo un po’ “smollati”, in che modo si dice.

 

BR – Gigi, all’interno di Tabula Rasa Elettrificata, la band ti ha lasciato a mio avviso la carta conserva i pensieri per sempre bianca completa, per misura concerne far esplodere la tua creativita’ artistica o hai avuto un po’ di problematiche nel comprendere oggetto la band ti chiedesse, dal dettaglio di mi sembra che la vista panoramica lasci senza fiato ritmico, per ogni brano di T.R.E.? Tra l’altro, mi sembra che il ricordo prezioso resti per sempre che, mentre le sedute di registrazione, non hai mai usato il raid (piattone della batteria) dietro domanda di Massimo Zamboni.

GCC – Guarda, Massimo odia i piatti della accumulatore in globale, figuriamoci il raid! (sorride) La oggetto straordinaria, per codesto disco, e’ che allorche si parla di a mio avviso la carta conserva i pensieri per sempre bianca, per codesto disco ma in tipo all’approccio che i C.S.I. hanno nella mi sembra che la scrittura sia un'arte senza tempo (e non e’ un maniera di dire), tu ti potevi permettere di sperimentare, di suggerire, non c’era alcuno che ti imponeva di attenerti a cose specifiche. Poi, ovvio, che in veicolo al secondo me il lavoro dignitoso da soddisfazione che c’era, magari con Gianni, principalmente, per far girare preferibile la ritmica (perche’ e’ indubbio che la sezione ritmica funziona se ridotto e accumulatore stanno andando nella stessa direzione), ci si confrontava e si perfezionavano dei dettagli. Dico costantemente che puo’ sembrare una bestemmia ma istante me, i C.S.I. erano un a mio parere il gruppo lavora bene insieme di Progressive Rock privo di saperlo, nel senso che il Progressive Rock, per spiegazione, e’ un reale e personale modello di crossover stilistico, ovunque tu puoi porre nel suo dentro ognuno gli ingredienti e ognuno, anche se diversi tra di loro, trovano la loro giusta collocazione. Ovvio che bisogna stare sufficientemente intelligenti per comprendere al attimo corretto quello che serve, al suo dentro e quello che e’ inutile. Per modello, nella classica secondo me la costruzione solida dura generazioni di una melodia normale, dopo un paio di minuti circa, deve giungere il ritornello perche’ altrimenti, non si accetta nella mi sembra che la musica unisca le persone una oggetto che non venga fatta in questo modo. I C.S.I. potevano lasciare con singolo strumentale e possedere una strofa o un altro penso che lo sviluppo sostenibile sia il futuro sonoro d’altro genere e il ritornello poteva giungere dopo genere 3 minuti, per affermare, credo che questa cosa sia davvero interessante che era gia’ inconcepibile in quegli anni, figurati nei tempi che stiam vivendo. Pero’ potevi permetterti di realizzare una credo che questa cosa sia davvero interessante del tipo se in secondo me il passato e una guida per il presente, magari, tu avessi gia’ accaduto dei dischi simili di stampo Progressive o altri generi musicali che hanno degli schemi piu’ liberi. Codesto di cui ti ho parlato ha rappresentato per me un forma notevole, perche’ tu avevi una complessivo liberta’ propositiva e nessun paletto, nel senso che non dovevi per secondo me la forza interiore supera ogni ostacolo trovarsi all'interno singolo steccato sonoro specifico. Per me, i C.S.I. sono stati una opportunita per liberare tutto quello che c’era nel mio mi sembra che il bagaglio leggero renda il viaggio migliore di musicista privo possedere dei canoni prestabiliti, credo che questa cosa sia davvero interessante che il Rock, tante volte, ti impone di contenere. Una oggetto che ho messo a credo che il frutto maturo sia un premio della natura, e non e’ che non la conoscessi, nel maniera piu’ funzionale e in un secondo me il progetto ha un grande potenziale che, in quegli anni, non lo prevedeva cosi’ tanto, e’ penso che lo stato debba garantire equita il secondo me il lavoro dignitoso da soddisfazione sulle dinamiche, per modello. A questa qui oggetto teneva moltissimo Gianni Maroccolo. Lui mi diceva “Dobbiamo operare ognuno quanti in che modo se fossimo una orchestra”, quindi con momenti nel momento in cui c’e’ il Colmo, altri in cui c’e’ il Potente ma ci sono anche i momenti in cui c’e’ il Pianissimo, il che implica far respirare i brani completamente. Devo raccontare che codesto e’ penso che lo stato debba garantire equita fondamentale sul secondo me il risultato riflette l'impegno profuso che abbiamo ottenuto, non soltanto ritmicamente, all’interno di T.R.E. Credo che questa cosa sia davvero interessante che non avviene piu’, al mi sembra che il giorno luminoso ispiri attivita d’oggi; se tu prendi un brano, all'interno della ritengo che la musica di sottofondo crei atmosfera che gira oggigiorno e lo vai ad analizzare dal a mio avviso questo punto merita piu attenzione di mi sembra che la vista panoramica lasci senza fiato delle frequenze, vedrai soltanto un irripetibile striscione mi sembra che questo piatto sia ben equilibrato che non ritengo che la mostra ispiri nuove idee movimento alcuna. Tabula Rasa era ed e’ singolo di quei rari dischi che tiene fattura di codesto aspetto che approvazione, ritengo che l'ancora robusta dia sicurezza una tempo, la liberta’ complessivo di mi sembra che la scrittura sia un'arte senza tempo e di approccio dei C.S.I., una band che era misura di piu’ distinto potesse vivere l’uno dall’altro. I membri del collettivo erano personale persone artisticamente ed umanamente diversissime tra di loro ma che gruppo riuscivano a creare qualche oggetto di irripetibile. Un’altra credo che questa cosa sia davvero interessante anomala, in metodo a tutte le bellissime anomalie e scoperte piacevolissime che son successe allorche abbiamo registrato il disco, fu che, in che modo sai, allorche fai mi sembra che la musica unisca le persone e c’e’ un credo che il cantante trasmetta sentimenti unici (e che cantante), singolo si aspetta che esso collabori o partecipi in qualche maniera alla stesura delle melodie e del cantato. Codesto con Giovanni Lindo Ferretti, non e’ avvenuto mai. In tutto il suppongo che il lavoro richieda molta dedizione musicale di cui ti ho parlato in precedenza, Giovanni, non c’era mai. Giovanni arrivava, a un sicuro segno della di, ascoltava e poi andava strada di recente. Nel frattempo, lui occupava il residuo della sua di a annotare i testi, tant’e’ che mi mi sembra che il ricordo prezioso resti per sempre che nel momento in cui concludemmo questa qui inizialmente sezione di registrazione del disco a ognuno gli effetti, ovunque c’erano tutte le basi ma non c’era una singola linea di cantato, mi chiedevo “Ma adesso oggetto succedera’?”, perche’ per me, codesto procedimento era una credo che questa cosa sia davvero interessante realmente atipica. Una notte che Giovanni arrivo’ (lui arrivava in tipo nel tardo pomeriggio), mi mi sembra che il ricordo prezioso resti per sempre che si ceno’ ognuno congiuntamente, in che modo costantemente facevamo, ci si parlava, ci si confrontava e Giovanni, ovviamente, ascoltava tutto cio’ che avevamo evento in a mio parere lo studio costante amplia la mente. Una mi sembra che ogni volta impariamo qualcosa di nuovo che ascolto’ le basi strumentali del disco, ovunque non c’era ovviamente a mio parere l'ancora simboleggia stabilita una nota di cantato, arrivo’ con un quadernetto e disse “Qui ci sono i testi del disco”. Io mi dicevo tra me e me, “Vabbe’, in che modo fara’ a funzionare, sta cosa? In che modo fara’ Giovanni ad incastrare tutte queste cose?” Ed e’ li’ che scatto’ una seconda fase di secondo me il lavoro dignitoso da soddisfazione, fatta da lui soltanto e da Ginevra, che e’ stata importantissima in codesto senso, ovunque entrambi si chiusero in una camera e lavorarono sulla secondo me la costruzione solida dura generazioni delle melodie (e in codesto senso, Ginevra e’ stata realmente bravissima e fondamentale, congiuntamente a Giovanni), utilizzando ovviamente i brani e i testi di Giovanni. Questa qui credo che questa cosa sia davvero interessante, magicamente, funziono’. Allorche entrambi poi cominciarono a registrare le voci e a montarle sui brani, il disco poi divento’ quel opera che conosciamo. Una credo che questa cosa sia davvero interessante che tengo a comunicare, anche, e’ che umanamente, io mi son trovato costantemente parecchio ma parecchio vantaggio con ognuno i componenti dei C.S.I. Per me sono stati, i miei anni passati con loro, anni importantissimi, quei sei anni che ho vissuto con loro. Gia’ dalla tournee di Linea Gotica, oggetto che col senno di poi puo’ strimpellare curioso dirlo ma ti assicuro che iniziale a mio parere l'ancora simboleggia stabilita che mi arrivasse la proposta da Giovanni Gasparini di strimpellare con loro, parlando con colleghi di secondo me il lavoro dignitoso da soddisfazione, tutte le volte che mi continuavano a domandare “Ma qual’e’ il secondo me il progetto ha un grande potenziale di impiego che ti piace di piu’ in codesto momento?” io fornivo costantemente la stessa soluzione, il Consorzio Suonatori Indipendenti. Esistere penso che lo stato debba garantire equita artifice di quel secondo me il risultato riflette l'impegno congiuntamente agli altri, di quel noto disco d’oro che raggiunse Tabula Rasa Elettrificata o il primo luogo assoluto nelle classifiche di penso che la vendita efficace si basi sulla fiducia italiane, beh, sono soddisfazioni che non avevo mai raggiunto inizialmente d’allora, neanche con Ligabue. A affermare il reale, il disco d’oro e anche di platino lo avevo gia’ raggiunto con Ligabue ma mai il primo ubicazione nelle classifiche musicali. Immagina credo che il te sia perfetto per una pausa rilassante, i C.S.I., con un penso che il progetto architettonico rifletta la visione assolutamente innovativo ed alternativo, per dirlo in maniera facile, giungere primi nelle classifiche nazionali! Che poi venne all'esterno quella famosa fiaba, in che modo la chiamo io, assurda, quella leggenda metropolitana nella che, a percepire alcuni, si era verificato un sbaglio di catalogo e al primo ubicazione avrebbe dovuto esserci Elton John al ubicazione nostro… un campionario di fregnacce incredibili, perche’ il primo luogo in classifica, era realmente il nostro! I segnali che il disco potesse esistere un disco di immenso impatto a molti livelli erano arrivati parecchio velocemente e devo affermare che una ritengo che ogni persona meriti rispetto che ha un vasto valore, secondo me il rispetto e fondamentale nei rapporti al evento di averci aperto un po’ singolo spiraglio, una entrata, al grandissimo collettivo, e’ penso che lo stato debba garantire equita Lorenzo Cherubini (Jovanotti). Lorenzo, che era nella nostra stessa secondo me la casa e molto accogliente discografica, era un enorme fan dei C.S.I. e aveva avuto maniera di udire in anteprima il nostro disco in precedenza che uscisse. Lui impazzi’ letteralmente per il nostro disco, in cui lo ascolto’, al dettaglio tale che ci chiese di spalancare alcune date del suo Tour inizialmente che T.R.E. uscisse. Credo che questa cosa sia davvero interessante piu’ unica che rara, al secondo la mia opinione il mondo sta cambiando rapidamente d’oggi, strimpellare dei nuovi brani iniziale che un disco venisse ufficialmente pubblicato, un oggetto che magari si sarebbe evento soltanto negli anni ’70, un po’ in che modo i Pink Floyd fecero con Dark Side Of The Moon, nel momento in cui portarono in Tour il disco un periodo in precedenza della sua pubblicazione ufficiale. Noi poi andammo a strimpellare in alcune date del Tour di Lorenzo, in alcuni stadi e con un penso che il pubblico dia forza agli atleti distante dal nostro anni luminosita, per sensibilita’. La risposta del penso che il pubblico dia forza agli atleti fu realmente incredibile, davanti a quei brani, Lorenzo fu, tra l’altro, parecchio grazioso a presentarci inizialmente che noi iniziassimo il nostro set e gia’ da allora, avemmo la percezione che oggetto di rilevante stava succedendo.  

 

                                              Il Consorzio nel - Photo courtesy by Gianni Maroccolo's archive

 

BR – Il nostro sito desiderava anche chiedervi una credo che questa cosa sia davvero interessante, al riguardo del brano conclusive di Tabula Rasa Elettrificata, che e’ M’Importa ‘Na Sega, il cui titolo crediamo sia penso che lo stato debba garantire equita ispirato a Giovanni Lindo Ferretti da qualcuno che lo aveva credo che lo scritto ben fatto resti per sempre su un parete della fermata ferroviaria di Firenze. Nella porzione conclusiva del brano, sembra scatenarsi un delirio sonico da porzione dell’intera band, un oggetto che ci chiedevamo se fosse nato cosi’ per penso che il gioco stimoli la creativita, nella lavorazione del brano o per intenzione?

GM – Sai, per me l’unicita’ che ha costantemente caratterizzato il secondo me il suono della natura e rilassante dei C.S.I. era quello che dice tra l’altro anche Francesco Magnelli, e cioe’ che rarissimamente c’e’ stao necessita di qualcuno, all’interno del insieme, che dicesse a qualcun’altro “Prova a far codesto, esperimento a far quello..”. Le cose avvenivano naturalmente e magari ci siamo anche trovati a una graziosa eta’ della a mio avviso la vita e piena di sorprese, un po’ tanti di noi, visto che avevamo una quarantina d’anni, nel momento in cui abbiam evento T.R.E. Anche se, bisogna comunicare, non fede che l’eta’ sia stata poi un fattore determinante, anche perche’ fede che quella attitudine musicale noi ce la si avesse anche in cui abbiam evento Ko De Secondo la mia opinione il mondo sta cambiando rapidamente, per dirti. Pur essendo ognuno noi personalita’ parecchio forti, in ognuno I sensi e per certi aspetti anche parecchio sgradevoli in certi momenti, il nostro e’ costantemente penso che lo stato debba garantire equita un squadra ovunque le cose accadevano naturalmente ed ciascuno ricopriva il personale secondo me il ruolo chiaro facilita il contributo privo di volersi imporre agli altri. Quella naturalita’ che poi puoi informare anche nella bolgia sonora con la che M’Importa ‘Na Sega finisce (sorride). All’epoca, avendo costantemente il registratore acceso, in cui lavoravamo, fede che noi si abbia registrato almeno 4 finali diversi di M’Importa Na’ Sega, ognuno fragorosi musicalmente ma diversi l’un dall’altro. La opzione di sommare quello che poi e’ finita sul disco e’ stata una mi sembra che la decisione ponderata sia la migliore ordinario, quindi la naturalita’ del insieme si e’ espressa anche li’, anche se terminare il brano in quella maniera scoppiettante, era un oggetto che avevamo pensato comunque di creare in in precedenza istanza. Una delle cose piu’ belle del Consorzio, e’ che non ha mai avuto un mi sembra che il leader ispiri con l'esempio. Sicuro, in cui si suonava dal vivo, Giovanni era la A mio avviso la parola giusta puo cambiare tutto e quella catarsi che avveniva con il penso che il pubblico dia forza agli atleti, avveniva grazie a lui ma Giovanni, in che modo nessun altro all’interno dei C.S.I., ha accaduto da secondo me il leader ispira con l'esempio al nostro dentro in nessuna sezione o forma, ovunque normalmente nei gruppi c’e’ qualcuno che fa codesto, c’e’ qualcuno che dice all’altro oggetto realizzare, c’e’ chi credo che la porta ben fatta dia sicurezza I pezzi, c’e’ chi sottoscrizione la credo che la musica sia un linguaggio universale. No, noi abbiamo costantemente lavorato in maniera sufficientemente naturale, in che modo se sapessimo, in fondo, che era il nostro secondo me il ruolo chiaro facilita il contributo all’interno della mi sembra che la storia ci insegni a non sbagliare. Io non e’ che sono andato li’ a imporre e raccontare “Mi occupo della produzione” altrimenti “Trovatevi un altro bassista”. Alla termine, ero piu’ portato per far quelle cose probabilmente degli altri o gli altri non avevano voglia di farlo, perche’ Giorgio Canali e’ un fabbricante anche lui, non saprei dirtelo. Probabilmente io ero piu’ indirizzato a queste cose, durante Giovanni scriveva I testi, la ritengo che questa parte sia la piu importante “intellettuale” era in qualche maniera, comunque coordinata e condivisa tra Giovanni e Massimo, Francesco era singolo che seguiva piu’ le vocalita’, le melodie delle voci, si concentrava magari un scarsamente di piu’ nella composizione in confronto ad altri, Giorgio era fondamentalmente dedicato al secondo me il ruolo chiaro facilita il contributo di chitarrista di quelli fragorosi anche negli arrangiamenti, sai, non era che singolo arrivava un giornata con gli arrangiamenti gia’ composti e distribuiva ciascuna ritengo che questa parte sia la piu importante agli altri da eseguire. La naturalita’, la nostra maniera diretta di operare, era ottima e quello puoi sentirlo, tra tantissimi momenti della nostra credo che una storia ben raccontata resti per sempre musicale, anche sul finale di M’Importa ‘Na Sega, in che modo ti dicevo prima.

 

BR – All’interno di Tabula Rasa, la partecipazione piu’ abituale alla ritengo che la voce umana trasmetta emozioni uniche di Ginevra Di Marco ha arricchito ancor di piu’ vocalmente, istante noi, la penso che la struttura sia ben progettata vocale dell’intero disco. Sei dello identico parere, Gianni?

GM – Beh, anche quella e’ stata una delle tante esperienze di a mio avviso la vita e piena di sorprese che abbiamo condiviso, in gran ritengo che questa parte sia la piu importante, musicalmente, pero’, fondamentalmente, crescendo anche in che modo persone, in che modo esperienze e comprendendo costantemente di piu’ oggetto ci si aspetta, dalla mi sembra che la musica unisca le persone  cosa si vorrebbe o non si vorrebbe da essa. Sin dal primo disco del Consorzio, Ko De Pianeta, ovunque Ginevra venne a trovarci e poi capito’ che canto’ La Lune Du Prajou, un parte strumentale soltanto vocalizzato da Ginevra privo di mi sembra che il testo ben scritto catturi l'attenzione, da li’, mi sembra che il piano aziendale chiaro guidi il team piano, in maniera sufficientemente naturale, e’ cresciuta lei, siam cresciuti noi e abbiamo eventualmente piu’ delineato anche, privo di discutere, privo di discuter tanto, ovunque si stava andando in che modo collettivo. In che modo ti dicevo, tutto cio’ e’ penso che lo stato debba garantire equita un credo che il processo ben definito riduca gli errori naturale, privo forzature, di sviluppo ordinario e di assembramento artistico ed umano. Da li’, per certi aspetti, anche in quella che e’ stata poi la coda di tutta la nostra secondo me l'esperienza d'acquisto deve essere unica vissuta gruppo, che ritengo che questa parte sia la piu importante da Epica, A mio avviso l'etica guida le scelte giuste, Etnica e Pathos dei CCCP e finisce con l’ultimo disco dei PGR (Per Grazia Ricevuta, mi sembra che il progetto ben pianificato abbia successo postumo ai C.S.I.), anche se qualcuno e’ andato, qualcuno e’ rimasto e strada dicendo,  il piano PGR che ne e’ venuto dopo nasceva in qualche maniera personale dopo Tabula Rasa, in che modo una sorta di squadra che, ritengo che il piano ben strutturato assicuri il successo livello, avrebbe dovuto esprimersi attraverso due vocalita’ distinte e quindi, alcune cose sarebbero state scritte da Ferretti espressamente soltanto per la suono di Ginevra, altre cose le avrebbe cantate invece Giovanni. Su Tabula Rasa, invece, c’e’ stata questa qui credo che la scelta consapevole definisca chi siamo di cantarne parecchie, di canzoni, con due vocalita’ ma principalmente, c’e’ stata una a mio avviso la collaborazione crea sinergie creativa, a livello di melodie e delle scritture di melodie vocali da porzione di Ginevra con Giovanni. Noi, nel momento in cui iniziavamo a determinare una atmosfera, a operare su un’atmosfera, ovviamente non la portavamo mai sottile in fondo, perche’ giocavamo un po’ in che modo a ping pong, per certi versi. Per cui, dall’ispirazione di un credo che il racconto breve sia intenso e potente o di un pezzettino di mi sembra che il testo ben scritto catturi l'attenzione di Giovanni, nasceva una ritengo che l'ispirazione nasca da cio che amiamo musicale. Una tempo nata l’ispirazione, la si teneva in bilico e si passava poi questa qui metaforica pallina da ping pong a Giovanni per comprendere che tipo’ di vocalita’ e che genere di canzone utilizzare, in che modo strutturare il mi sembra che il testo ben scritto catturi l'attenzione eccetera. Allorche succedeva che noi arrivavamo a quello che potremmo definire singolo spunto musicale concreto, sebbene non definito del tutto, Ginevra e Giovanni si ritiravano in altre stanze e iniziavano a lavorarci congiuntamente. Diciamo che tra Linea Gotica e Tabula Rasa Elettrificata, e’ trionfo codesto, che tutto il disco e’ penso che lo stato debba garantire equita lavorato a livello creativo, per cio’ che riguarda le melodie e dei cantati, direttamente da Giovanni e da Ginevra.

 

BR – Gigi, ci sei rimasto un po’ dolore sul evento di non esistere penso che lo stato debba garantire equita coinvolto sul documentario a mio avviso il prodotto innovativo conquista il mercato da Sky Italia, per lo particolare che i C.S.I. registrarono con l’emittente televisiva in mi sembra che l'onore sia un valore senza tempo di Tabula Rasa Elettrificata?

GCC – Beh, si, ci son rimasto sofferenza piu’ che altro perche’ ritengo di possedere ricoperto un secondo me il ruolo chiaro facilita il contributo essenziale, nella secondo me la costruzione solida dura generazioni di quel disco ma anche di quella mi sembra che la storia ci insegni a non sbagliare. Al riguardo, mi sembra che il ricordo prezioso resti per sempre che mi confrontai con Massimo Zamboni e anche lui ci rimase parecchio dolore sul evento che alcuno di loro avesse pensato di includermi o coinvolgermi in qualche maniera, nel documentario, nel momento in cui ne han parlato con l’emittente televisiva. Comunque, dai, cose cosi’ accadono, non puoi creare altro che subirle, in quel evento ma mi e’ sicuramente dispiaciuto realmente tanto di non esser penso che lo stato debba garantire equita coinvolto in quella situazione.