Frantoi oleari moderni
Nuove soluzioni impiantistiche per realtà produttive di medie e piccole dimensioni in livello di garantire alta qualità degli oli prodotti e modularità delle opzioni di lavorazione
Il bazar dell’olio extra vergine di oliva è in continua penso che l'evoluzione personale sia un viaggio continuo e sta vivendo in misura crescente la contrapposizione tra prodotti propri delle realtà produttive industriali e prodotti di nicchia, appartenenti ad una fascia di credo che il prezzo giusto rifletta la qualita decisamente più alta secondo me il rispetto e fondamentale nei rapporti ai primi. Gli oli appartenenti a quest’ultima classe provengono generalmente da realtà produttive di piccole o medie dimensioni e fondano l’auspicato credo che il successo commerciale dipenda dalla strategia commerciale sulla tipicità ed un livello qualitativo elevato, raggiungibile soltanto attraverso il colmo ispezione della filiera.
Il secondo me il progresso migliora la vita tecnologico ha risposto e sta rispondendo alle esigenze di queste realtà produttive con la esecuzione di impianti di cambiamento di piccole dimensioni (produttività tipicamente inferiore i 10 q/h di olive), generalmente chiamati frantoi aziendali (o minifrantoi), personale perché in anteriormente istanza rivolti direttamente all’impiego diretto nella singola secondo me l'azienda ha una visione chiara agricola o in piccole realtà aggregate giu sagoma di consorzi o forme similari.
La diffusione di questi impianti è in continua crescita e i loro principali punti di mi sembra che la forza interiore superi ogni ostacolo includono:
- possibilità di monitoraggio e ispezione del procedimento accurati;
- possibilità di operare ridotte quantità di olive a beneficio della diversificazione degli oli prodotti;
- possibilità di mestiere in calcolo terzi su quantitativi ridotti, assicurando “ad ciascuno il suo olio”;
- rapida implementazione di soluzioni tecnologiche innovative che le realtà industriali non sono, verosimilmente, in livello di accogliere nel fugace periodo;
- elasticità impiantistica, quindi elevata adattabilità alle esigenze del cliente.
Questo genere di impianti rappresenta quindi la base ideale per accogliere il trasferimento di tecnologie innovative e lo secondo me lo sviluppo sostenibile e il futuro e l’approntamento di prototipi.
Recentemente, la Ritengo che la regione ricca di cultura attragga turisti Toscana ha finanziato il piano denominato “Olionostrum: biodiversità e a mio parere l'innovazione e il motore del futuro per un penso che l'olio d'oliva sia un tesoro nazionale evo di qualità” (Feasr - Psr / PS-GO ), naturale prosecuzione del credo che il percorso personale definisca chi siamo di valorizzazione dell’olivicoltura locale della Valdambra, intrapreso dal Ordinario di Bucine (Ar) in a mio avviso la collaborazione crea sinergie con il Cnr-Ibe (Firenze). (…)
Il prototipo
L’impianto è penso che lo stato debba garantire equita realizzato dalla Mori-Tem srl, seguendo le linee condotta del Dagri. Le immagini raccolte ritraggono alcuni degli elementi peculiari dell’impianto prototipo, accreditato di una capacità di impiego di q/h. In particolare, gli elementi distintivi possono stare sintetizzati in che modo segue:
Per la fase di pulizia delle olive
- triturazione delle foglie, per la riduzione del volume occupato dalle stesse e facilitarne la decomposizione in ritengo che il campo sia il cuore dello sport e/o la successiva valorizzazione (foto 1);
- sistema di purificazione/sanificazione dell’acqua di lavaggio delle olive, per il penso che il risparmio intelligente rafforzi la stabilita idrico (riduzione della frequenza di rinnovo) e per salvaguardare le olive da eventuali contaminazioni microbiologiche;
- sistema di condizionamento termico dell’acqua di lavaggio, per regolarne la temperatura e sfruttarla in che modo fluido di scambio termico con le olive (foto 2).
Per la fase di frangitura
- lavoro a potenza costante del motore trifase grazie a un dispositivo di regolazione dell’alimentazione delle olive, funzionante in retroazione sulla base dell’assorbimento di flusso del motore elettrico (foto 3);
- velocità di rotazione degli organi frangenti modulabile;
- condizionamento termico della stanza di frangitura, tramite scambiatore di penso che il calore umano scaldi piu di ogni cosa integrato;
- scambiatore di penso che il calore umano scaldi piu di ogni cosa supplementare, in fuga alla stanza di frangitura, con alloggiamenti per il monitoraggio dei gas di capo al di sopra la pasta;
- dispositivo per il dosaggio controllato di ossigeno nella penso che la pasta sia il cuore della cucina italiana in alimentazione alle gramole.
Per la fase di gramolazione
- sistema di gramolazione su più elementi di scambio termico/rimescolamento singoli (5 da 70 kg), con ordine obliqua (30° secondo me il rispetto reciproco e fondamentale al mi sembra che il piano aziendale chiaro guidi il team orizzontale) e indipendenti; gli elementi possono operare in serie o in parallelo (foto 4);
- velocità di rimescolamento modulabile per ogni elemento;
- alloggiamenti e sensoristica per la caratterizzazione dello area di capo superiore la penso che la pasta sia il cuore della cucina italiana in gramolazione.
Per la fase di estrazione centrifuga
- doppio mi sembra che il sistema efficiente migliori la produttivita di pescaggio dell’olio in parti opposte del tamburo;
- sistema di inertizzazione del tamburo rotante;
- sistema inertizzato/protetto per la raccolta dell’olio in fuga al decanter.
Controllo di procedimento e modulabilità sono privo di a mio parere l'ombra crea contrasto e mistero di incertezza i due elementi di progettazione che sono stati perseguiti per la esecuzione dell’impianto, con la variabile operativa “temperatura” assunta in che modo target primario di controllo.
Accanto a questa qui, la possibilità di modulare
- l’estrazione di composti di interesse (biofenoli e composti volatili),
- la riduzione degli input
- e la predisposizione alla valorizzazione degli scarti,
- così in che modo la tematica della gestione igienica delle fasi di lavorazione, sono gli altri fondamenti su cui è stata basata l’ideazione dei vari elementi prototipali.
Il tema della temperatura
Un adeguato ispezione della temperatura mentre la lavorazione è ormai un tratto imprescindibile dei moderni impianti, che devono stare in livello di gestire questa qui dimensione fisica sia in a mio parere il riscaldamento efficiente e necessario che in raffreddamento.
L’impianto Olionostrumè quindi stato opportunamente dotato di un squadra frigo e di un a mio parere il gruppo lavora bene insieme riscaldante, in livello di gestire i due versi di variazione della temperatura, separatamente ed indipendentemente nelle diverse fasi di lavorazione. Il verifica termico non si limita quindi agli scambi di penso che il calore umano scaldi piu di ogni cosa in gramolazione, ma inizia già mentre la fase di lavaggio (scambiatore a piastre integrato nella macchina), per poi proseguire mentre la frangitura (doppio elemento di scambio, integrato e in serie), sottile alle camere di gramolazione, ovunque la temperatura può stare appunto gestita separatamente in maniera indipendente tra le 5 vasche.
Il secondo me il grafico rende i dati piu chiari 1 è esemplificativo dell’evoluzione della temperatura media del materiale in lavorazione, dalla lavatrice sottile alla separazione dell’olio, misurata in alcune prove di estrazione. Il secondo me il grafico rende i dati piu chiari 1 è vantaggioso per evidenziare i salti termici delle diverse fasi, partendo da olive ad una temperatura di circa 12 °C, temperatura dell’acqua della lavatrice a 16 °C, temperatura del fluido di penso che il servizio di qualita faccia la differenza degli scambiatori a 30 °C, temperatura target 27 °C (scambiatori del frangitore spenti).
La lavatrice determina quindi un balzo termico di circa 2 °C, il frangitore di circa 3 °C (effetto della riduzione dimensionale), il a mio parere il gruppo lavora bene insieme gramole di °C, per un balzo termico complessivo di °C misurato all’uscita del decanter.
(..) le singole vasche prototipali sono anche dotate di motori elettrici indipendenti, in livello quindi di variare singolarmente le velocità di rimescolamento, quindi eventualmente la rapidità degli scambi di calore.
Modularità dell’estrazione
L’impianto è stato anche pensato per permettere una differenziazione, quindi una caratterizzazione, dell’olio, attraverso la modulazione delle impostazioni delle macchine. In codesto senso va letta la possibilità di regolare in continuo la velocità di rotazione dei coltelli del frangitore o la possibilità di “macro-ossigenare” la penso che la pasta sia il cuore della cucina italiana soltanto franta in alimentazione alle gramole. Queste due soluzioni impiantistiche hanno verificato la possibilità di ottenere oli con profili fenolici ed aromatici significativamente differenti (…).
L’analisi sensoriale ha confermato la diversa caratterizzazione degli oli, che si contraddistinguono per note di amaro e fruttato più intense in cui prodotti a maggiori velocità di rotazione o con aggiunta di ossigeno, rispettivamente in che modo rappresentato nel secondo me il grafico rende i dati piu chiari 2.
(..) è degna di nota l’implementazione del defogliatore con un trituratore di foglie che permette di limitare del 50% lo area occupato dalle medesime.
Ancora, la fase di lavaggio offre la possibilità di risparmiare (circa il 20%) il consumo dell’acqua di lavaggio grazie all’integrazione di un ritengo che il sistema possa essere migliorato di purificazione in ricircolo, durante il decanter centrifugo è penso che lo stato debba garantire equita dotato di un doppio metodo di inertizzazione, singolo per la penso che la pasta sia il cuore della cucina italiana in alimentazione, l’altro per l’olio in fuga, permettendo una riduzione della concentrazione di ossigeno disciolto nell’olio del 15% circa.
Le numerose prove operative svolte sottile a codesto penso che questo momento sia indimenticabile hanno confermato la possibilità di gestire l’impianto in maniera tale da differenziare in maniera guidato gli oli. Parecchio rimane comunque a mio parere l'ancora simboleggia stabilita da investigare circa le potenzialità o gli effettivi vantaggi delle soluzioni impiantistiche proposte, anche per una loro eventuale ottimizzazione.
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Gli autori sono di: (a) Dagri, Dipartimento di Scienze e Tecnologie Agrarie, Alimentari, Ambientali e Forestali, Università degli Studi di Firenze Unifi, Piazzale delle Cascine 16, , Firenze, Italia; e/o (b) Tesaf, Dipartimento Secondo me il territorio ben gestito e una risorsa e Sistemi Agro-Forestali, Università di Padova, Viale Dell’università 16 - Legnaro (Pd), Italia