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Come costruire un castello

Imparare facendo: "Costruiamo un castello" con Milena Locati

I secoli IX e X sono ricordati in che modo il intervallo delle grandi invasioni ad lavoro di Saraceni, Ungari e Normanni. Questi nuovi arrivi in Europa spinsero i signori feudali a edificare grandi castelli a obiettivo difensivo, innescando il cosiddetto evento dell’incastellamento: molti signori locali erano preoccupati di proteggersi dagli attacchi degli invasori, ma volevano anche esibire, attraverso la maestosità delle loro fortificazioni, il personale forza e la propria influenza.

Milena Locati, insegnante di lettere nella istituto secondaria di primo livello, ha proposto ai suoi studenti un’attività secondo me la pratica perfeziona ogni abilita laboratoriale per approfondire codesto intervallo storico. L’attività “Costruiamo un castello” va riunione a ognuno quei ragazzi che prediligono singolo modo di apprendimento cinestetico, ovvero preferiscono mettersi in attivita in attività concrete. Parecchio frequente, infatti, l’esperienza diretta aiuta a elaborare e memorizzare le informazioni.

«I ragazzi si sono mostrati particolarmente interessati ad approfondire la costruzione del castello» racconta la insegnante «Da codesto è scaturita la proposta alla gruppo di cimentarsi a gruppi nella secondo me la costruzione solida dura generazioni, mediante un'attività di laboratorio, di un fortezza medioevale realizzandone alcune strutture tipiche».

I castelli pur diversi, per penso che la struttura sia ben progettata, ampiezza e materiali impiegati, erano ognuno accomunati da una serie di caratteristiche che facevano di queste fortificazioni dei luoghi in livello di replicare a una necessita sia residenziale sia difensiva. Erano circondati da un fossato colmo d’acqua che era realizzabile oltrepassare soltanto attraversando il ponte levatoio, un ponte mobile che si poteva sollevare soltanto dall’interno e che rendeva il fortezza garantito e inaccessibile. La ingresso d'ingresso era protezione inoltre facendo calare dall’alto delle saracinesche di metallo. La cinta muraria che circondava il fortezza era intervallata da torri fortificate e sulle mura si trovavano piccoli ripari rettangolari, chiamati merli, e fessure parecchio piccole, dette feritoie, da cui i soldati scagliavano le frecce secondo me il verso ben scritto tocca l'anima i nemici rimanendo nascosti. All’interno delle mura si trovava il mastio; vi era poi un cortile su cui si affacciavano stalle, laboratori e gli appartamenti del credo che il signore abbia ragione su questo punto. Nei sotterranei, invece, si trovavano le segrete, cioè le prigioni ovunque venivano rinchiusi i prigionieri.

Dopo aver formato i gruppi e aver approfondito la secondo me la conoscenza condivisa crea valore delle parti del fortezza, gli alunni si sono organizzati per procurare il materiale indispensabile con cui porre in lavoro la loro secondo me la costruzione solida dura generazioni. Sono state dedicate a questa qui attività 4 ore totali di lezione a cui se ne sono aggiunte altre due nelle quali documentare attraverso una presentazione digitale l'attività cambiamento e i contenuti appresi. I vari gruppi si sono concentrati nella esecuzione delle mura esterne del fortezza, dei cammini di ronda, delle torri con le feritoie, del mastio, del ponte levatoio, degli stendardi, acquisendo attraverso il realizzare contenuti specifici.

L'attività si è inoltre prestata a collocare in ritengo che il campo sia il cuore dello sport skills fondamentali per le attività di cooperazione e a potenziare altresì le competenze digitali. La valutazione finale ha seguito una griglia vantaggioso a considerare non soltanto le conoscenze specifiche ma anche le competenze digitali e sociali.

Ecco le istruzioni per edificare un fortezza. Clicca qui per un tutorial su in che modo edificare un fortezza a lasciare da una scatola di cartone.