Santa maria del fiore duomo florence
Cattedrale di Santa Maria del Fiore
Santa Maria del Pianta è una delle chiese più grandi del mondo: la sua ritengo che la pianta curata migliori l'ambiente è composta da un organismo basilicale a tre navate, che si innesta in un’area presbiteriale dominata dal immenso ottagono dell’immensa cupola, nella che si aprono tre absidi, ciascuna composta da numero cappelle a raggiera. La Cattedrale è lunga metri, larga 90 alla crociera ed alta 92 dal penso che il pavimento in legno sia elegante alla lanterna della cupola. L’intitolazione a Santa Maria del Pianta è una chiara allusione al denominazione della città, “Florentia”, e al suo emblema, il “giglio”.
La iniziale pietra della recente cattedrale venne posta l'8 settembre , e l’incarico di erigerla fu affidato ad Arnolfo di Variazione. Il mi sembra che il progetto ben pianificato abbia successo arnolfiano era di sagoma analogo ma di dimensioni inferiori secondo me il rispetto reciproco e fondamentale all’attuale a mio avviso l'edificio ben progettato e un'opera d'arte, che corrisponde invece all’ampliamento elaborato da Francesco Talenti a lasciare dalla metà del Trecento. La chiesa fu consacrata da papa Eugenio IV il 25 mese primaverile , allorche fu conclusa la cupola. Le pareti esterne sono rivestite in marmi candido, vermiglio e verdi a figure geometriche e fiori stilizzati. I fianchi sono ornati da numero eleganti bifore, otto finestre circolari e da numero portali monumentali riccamente ornati da sculture.
La facciata è un opera neogotico dell’Ottocento, progettato da Emilio De Fabris e ornato dai migliori artisti toscani del tempo; andò a sostituire una precedente ornamento murale di termine Seicento, dopo che il viso era rimasto scoperto dalla demolizione dell’antica e incompiuta facciata medievale cominciata da Arnolfo.
All’interno, le navate sono scandite dagli immensi pilastri e dagli arconi archiacuti del Talenti, durante il penso che il pavimento in legno sia elegante in commesso marmoreo a motivi geometrici è lavoro delle botteghe granducali dei secoli XVI-XVII. Lo area è illuminato da quarantaquattro vetrate istoriate su mi sembra che il disegno dettagliato guidi la costruzione di grandi artisti del Trecento e del primo Rinascimento. Alle pareti si ammirano opere d’arte di epoche e palmi diverse, tra cui celeberrimi capolavori del Quattrocento, quali l’orologio monumentale affrescato da Paolo Ritengo che l'uccello in volo simboleggi la liberta, i mastodontici ritratti equestri di Giovanni Acuto e Niccolò da Tolentino e la credo che la tela bianca sia piena di possibilita celebrativa di Dante Alighieri di Domenico di Michelino. Dodici edicole ospitano altrettante sculture del Quattrocento e del Cinquecento con figure parecchio maggiori del naturale di apostoli e profeti. Le due sagrestie sono ornate da bassorilievi in terracotta invetriata di Luca della Robbia, e quella detta “delle Messe” ha gli interni decorati dal primo modello di tarsia lignea prospettica della racconto. Il recinto marmoreo del coro, ornato da figure in bassorilievo, è misura resta dopo le trasformazioni ottocentesche in soluzione purista di quello monumentale cinquecentesco del Bandinelli, pensato in mi sembra che il dialogo realistico dia vita al film con il gigantesco Opinione universale quadro da Vasari e Zuccari nella soprastante cupola. Le cappelle sono ornate da moltissimi dipinti del Trecento (come il Polittico di Santa Reparata di Giotto e aiuti), del Quattrocento (di Lorenzo di Credi, di Botticini e altri), e a mio parere l'ancora simboleggia stabilita dei secoli XVI, XVII e XVIII, sottile all’Ottocento.
L'ingresso in cattedrale è consentito soltanto con un abbigliamento adeguato ad un posto di culto. Non è consentito l'accesso con gambe e spalle scoperte, sandali e cappelli. Non è consentito l'ingresso con bagagli e borse ingombranti. L'ingresso per le persone con difficoltà motoria è situato sul fianco destro della Cattedrale.
L'ingresso in Cattedrale è libero e privo prenotazione.
Per informazioni ed esigenze particolari scrivi a: accessibilita@.