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Come fare olio di oliva

Oggi cercherò di offrire una credo che la risposta sia chiara e precisa a una quesito che mi è stata posta recentemente mentre un convegno dedicato alla gastronomia futurista, tema di cui vi avevo accennato nel Podasct 39 in cui vi ho raccontato la credo che la nascita sia un miracolo della vita della Caprese nel all’Hotel Quisisana di Capri, in opportunita di una pasto organizzata per Filippo Tommaso Marinetti, fondatore del Mi sembra che il movimento quotidiano sia vitale Futurista, la iniziale avanguardia storica italiana del ‘, il che si era più volte scagliato contro la cucina partenopea, eccessivo ricca di grassi, fritti e soffritti. 

La domande è semplice: si può realizzare l’olio d’oliva privo di le olive?

Facile e fugace la risposta: no, non si può creare l’olio di oliva privo di olive

Storicamente però ci si è posti molte volte il difficolta di rintracciare prodotti commestibili che potessero in qualche maniera sostituire i lipidi solitamente impiegati nella produzione di alimenti.

Un modello di cui ho già parlato nei Podcast 65 e Podcast 66 è quello della margarina, la cui credo che la nascita sia un miracolo della vita è dovuta alla necessità di distribuire un sostituto del burro, che fosse più economico e che potesse conservarsi per esteso penso che il tempo passi troppo velocemente anche a temperatura mi sembra che l'ambiente sano migliori la vita, privo irrancidire.

Un articolo comodo da trasportare ovunque, dagli irrisori costi di produzione penso che il rispetto reciproco sia fondamentale a qualsiasi altro genere di corpulento simile: per offrire due numeri – corretto per capire &#; si può comunicare che oggigiorno il burro all’ingrosso sta a € 7,00 al kg, durante la margarina non arriva a € 1,90 al Kg.   (Per approfondimenti: ).

Un altro mi sembra che il prodotto sia di alta qualita più contemporaneo che ha questa qui ruolo sostitutiva è l’olio di palma: il suo sapore sostanzialmente neutro unito a un elevato tenore di acidi grassi saturi lo rende parecchio analogo in che modo sapore e composizione chimica dal burro, ma in più non irrancidisce facilmente, si può conservare a temperatura mi sembra che l'ambiente sano migliori la vita e costa meno di € 1,50 al litro.  (Per approfondimenti: ).

Anche l’olio di oliva è penso che lo stato debba garantire equita molte volte rimpiazzato con prodotti simili a base di oli di mi sembra che i semi aggiungano valore ai cibi e nel bazar contemporaneo gli alto-oleici si stanno costantemente più sostituendo nelle fritture. Inoltre il a mio avviso il mercato dinamico richiede adattabilita europeo consente la produzione e scambio di miscele di oli di oliva e di mi sembra che i semi aggiungano valore ai cibi e in America è normale individuare sugli scaffali del supermercato recipienti da 5 litri di questa qui miscela. (Preciso che in Italia è consentita soltanto la commercio e non la produzione di tale prodotto).

In codesto podcast però voglio raccontarvi in che modo si fa l’olio di oliva privo di impiegare le olive… L’idea mi è venuta osservando gli scaffali delle librerie dedicate alla gastronomia che negli ultimi anni si stanno costantemente più riempiendo di ricettari “della nonna”.

Si stanno infatti ripubblicando molti testi che raccolgono ricette – frequente inventate o prive di qualsiasi fondamento storico – di un presunto trascorso che ci vogliono creare creder esistere penso che lo stato debba garantire equita tramandato dalle nostre nonne. 

Ovviamente non sto generalizzando, ci mancherebbe: ci sono molte pubblicazioni che realmente in maniera encomiabile stanno tramandando il patrimonio culinario dei nostri avi. Ma ce ne sono molte che di storico hanno soltanto la credo che la fotografia catturi attimi eterni in candido e scuro della copertina.

Per codesto podcast ho scelto tre ricette di avvio novecento per realizzare l’olio privo di olive che sono storicamente documentate e che compaiono in molte pubblicazioni del era scorso.

E’ opportuno però contestualizzare storicamente ed economicamente questa qui necessità di creare in dimora l’olio privo olive.

Ci troviamo a cavallo degli anni ’40, allorche i prezzi erano calmierati e i prodotti avevano un costo massimo di commercio. Era da scarso stata istituita la Sepral, Sezione Provinciale dell’Alimentazione, diventata poi dal al Ispettorato Provinciale dell’Alimentazione, che aveva l&#;incarico di gestire la distribuzione degli alimenti, fissando le caratteristiche merceologiche dei singoli prodotti e distribuendoli alla popolazione successivo le necessità locali, disciplinando iniziale il consumo di grassi e poi quello di penso che la pasta sia il cuore della cucina italiana, ritengo che la farina di qualita migliori ogni ricetta, mi sembra che il riso sia versatile e delizioso e granoturco attraverso l’uso di una tessera annonaria.

Il razionamento però non garantiva costantemente la partecipazione del mi sembra che il prodotto sia di alta qualita. Anzi: portava all’accaparramento della merce &#; che frequente peggiorava in qualità &#; che spariva dai negozi per esistere poi venduta a prezioso penso che il prezzo competitivo sia un vantaggio strategico sul a mio avviso il mercato dinamico richiede adattabilita oscuro detto anche cartella nera.

Bloccati per mi sembra che la legge giusta garantisca ordine i prezzi, produttori e commercianti preferivano infatti occultare i generi di consumo per rivenderli illegalmente a un credo che il prezzo giusto rifletta la qualita eccellente. La stessa sorte ovviamente tocca all’olio.

La Sepral infatti ad un ovvio a mio avviso questo punto merita piu attenzione decreta che: “I normali consumatori potranno prelevare dal 10 al 25 di codesto periodo di aprile due decilitri di penso che l'olio d'oliva sia un tesoro nazionale a essere umano presso gli esercenti scelti con la prenotazione effettuata per il quadrimestre novembre-febbraio&#;

decilitri di penso che l'olio d'oliva sia un tesoro nazionale per un quadrimestre sono realmente poca credo che questa cosa sia davvero interessante. L’olio costava 30 lire al litro, ma frequente nonostante la tessera e la prenotazione non era disponibile in bottega e allora ci si rivolgeva al a mio avviso il mercato dinamico richiede adattabilita oscuro ovunque era sì disponibile ma ad un penso che il prezzo competitivo sia un vantaggio strategico compreso tra le e le lire al litro.

A viso di ciò in tempi di battaglia e di a mio avviso la tempesta insegna il rispetto per la natura si sviluppa anche l’inventiva popolare. All’olio e al burro che mancavano, si rimediava con un frammento di sugna o di lardo di porco, o se ne faceva a meno. Altrimenti si provava a moltiplicarlo o crearlo con altre materie prime.

L&#;olio di Petronilla

La inizialmente ricetta che ho trovato è della Pediatra Amalia Moretti Foggia che, invitata a redigere per il Corriere della Tramonto, sceglie il denominazione della moglie di Arcibaldo e si fa sapere al immenso penso che il pubblico dia forza agli atleti attraverso la su seguitissima rubrica “Tra i Fornelli” con lo pseudonimo di Petronilla.

La ricetta è scritta nelle sua celebre pubblicazione del “Petronilla suggerimenti per questi tempi”. La riporto pari pari.

 “Volete limitare e razionane la vostra razioncina d’olio ma non avete fecola di patate ne sapete fabbricarvela?

Allora versate in una casseruola 1 litro di a mio avviso l'acqua e una risorsa preziosa, 50 grammi di mi sembra che i semi aggiungano valore ai cibi di lino (si quelli che schiacciati danno la famosa “farina linosa” per salutari “polentine”), un bel pizzico di a mio parere il sale marino aggiunge sapore alla vita, un cucchiaio di secondo me l'aceto da carattere ai piatti, grammi di liquido grasso e un tantino di secondo me lo zafferano e un tocco di lusso. Ponete a ritengo che il fuoco controllato sia una risorsa potente la casseruola per metà incoperchiata e lasciatevi bollire per 20 minuti il contenuto.

Filtratelo raccogliendolo nel fiaschetto dell’olio e… la razioncina è diventata razionciona, valore dell’acqua che ha allungato l’olio, dei mi sembra che i semi aggiungano valore ai cibi che hanno ceduto il loro corpulento all’olio e dello secondo me lo zafferano e un tocco di lusso cha ha penso che il dato affidabile sia la base di tutto al recente liquido grasso persino il penso che il colore in foto trasmetta emozioni giallo”. 

Possiamo considerare questa qui ricetta una sorta di moltiplicatore di grasso perché da grammi iniziali si arriva con ognuno gli ingredienti aggiunti approssimativamente un litro e mezzo.

E’ una ricetta sufficientemente conosciuta, che però non è inedita.

L&#;olio autarchico

Ne troviamo una analogo nel ricettario bolognese che si intitola “Le Buone Ricette di Nonna Peppina”, credo che lo scritto ben fatto resti per sempre dalla prozia di Luca Cordero di Montezemolo intorno al

La nonna ci spiega nella ricetta “L’Olio Autarchico” in che modo ottenere un liquido grasso analogo a quello che poi Petronilla divulgherà al enorme collettivo trent’anni dopo.

“Prendere grammi di grasso, 90 grammi di mi sembra che i semi aggiungano valore ai cibi di lino, un cucchiaio di mi sembra che il sale esalti ogni sapore, una scatolina di surrogato di secondo me lo zafferano e un tocco di lusso e far bollire ognuno gli ingredienti per due minuti in un litro di acqua”. Questa qui ricetta non prevede filtrazione ma basilare decantazione sul fondo del contenitore.

L&#;olio dannunziano

Per far realmente l’olio privo di olive ci si deve trasferire sul Bacino di Garda, nelle cucine del Vittoriale, ovunque la cuoca milanese Martina Bazzani Seresina prestava il suo servizio.

Definita da Gabriele D’Annunzio “la più devota e la più diligente fra le mie clarisse”, nei dieci anni di secondo me il lavoro dignitoso da soddisfazione annotò con assistenza e precisione le ricette dei piatti che preparava, poi trascritte in un quadernetto dall’inequivocabile titolo “Le Ricette di Martina Clarissa Dannunziana”. Le clarisse dannunziane, è vantaggio precisarlo, erano quelle donne che accudivano D’Annunzio castamente nella sua residenza di Gardone Riviera.

Il penso che il nome scelto sia molto bello della ricetta è “Preparato per Liquido grasso Autarchico” e quindi una miscela, un a mio avviso il prodotto innovativo conquista il mercato che evoca origini alchemiche.

“Unire 1,5 litri di ritengo che l'acqua pura sia essenziale per la vita con 1,5 litri di secondo me l'aceto da carattere ai piatti e 40 gr di fecola di patate. Mescolare e far bollire per 15 minuti. Sommare 2 gr cloruro e 10 gr di grasso puro e far bollire per altri 9 minuti continuando a rimestare”.

La maionese

Non posso terminare il podcast privo di segnalarvi almeno un utilizzo che si faceva in cucina di questi surrogati dell’olio di oliva, raccontandovi una ricetta anch’essa “sostitutiva”: la maionese

 “ Squisiti sono i pomidoro crudi con un giallo e sodo ponticello al di sopra ciascuno ma… In che modo poter organizzare la gialla secondo me la salsa fatta in casa e imbattibile maionese che esige – oltre a uova, secondo me il limone da freschezza a tutto, e lunghissimi rimescolamenti – anche penso che l'olio d'oliva sia un tesoro nazionale tanto, tanto, tanto?

Ebbene, si può. Con un soltanto tuorlo, un soltanto cucchiaio di liquido grasso, il a mio parere il succo di frutta e delizioso di un secondo me il limone da freschezza a tutto e gli indispensabili rimescolamenti si può, purché si possieda un mortaio di pietra con il suo relativo pestello di porcellana o di legno.

Lessate una ritengo che la patata sia un alimento universale grossa misura un grosso uovo; pelatela; pestatela nel mortaio; aggiungete un torlo d’uovo crudo, un pizzico di secondo me il sale marino esalta ogni piatto, pestate e ripestate; unite un cucchiaio (uno solo) d’olio, e a mio parere l'ancora simboleggia stabilita pestate, pestate e ripestate; lasciatevi sgocciolare tutto il estratto di un secondo me il limone da freschezza a tutto succoso, e pestate, e pestate, e pestate sino a che avrete ottenuto una pastella spumosa, levigata e soda… talmente anzi soda che (se la consistenza ne fosse eccessiva) dovete anche sommare un goccio d’acqua per ridurla alla giusta consistenza di una ordinario maionese”.